La violenza di genere e sui generi e la LGBTQIAfobia hanno la stessa radice: la cultura patriarcale che ci opprime tuttɜ. Tutto ciò che non si conforma al soggetto universale, il maschio bianco, eterosessuale, cisgenere, abile, benestante, in forma ed eternamente giovane, e al modello unico di famiglia, è costantemente sotto attacco. Oggi più che mai. I femminismi e il transfemminismo - svelandoci la dimensione multipla della discriminazione - ci insegnano ad intrecciare le lotte, tenendo insieme diritti civili e sociali. Ci chiedono di decostruire il nostro sguardo coloniale e razzista e ci stimolano a riconoscere che la lotta contro ogni forma di discriminazione e per i diritti delle donne, la lotta alle disuguaglianze e alla precarietà, per il diritto alla casa e al lavoro, per l’ambiente e per un welfare che non lasci indietro nessunə, vanno di pari passo. Un nuovo mondo, libero da vecchi e nuovi fascismi è possibile, se lo costruiamo insieme e su un nuovo paradigma improntato alla cura e alla giustizia sociale.
Natascia Maesi è presidente nazionale di Arcigay. Quarantacinque anni, giornalista, nata a Caserta e laureata in Filosofia a Napoli, toscana di adozione, Maesi è la prima donna eletta presidente di Arcigay.
Modera l’incontro Elisa Bellè.