La storia della letteratura scritta da donne è una storia della potenza delle intelligenze e della liberazione dei corpi. «Il punto di vista che abbiamo avuto fino a due secoli fa non è l’unico, ma solo uno dei tanti possibile. Abbiamo avuto quello maschile.
L'unico riconosciuto. E il problema non sta nel credere che sia stato per forza sbagliato. Non è questo che ci interessa in questa ricerca, ma sapere che è stato l’unico sguardo possibile. Questo sì che è grave».
È questo che ha spinto Vera Gheno, una delle più note sociolinguiste del nostro Paese, a cercare parole che fino a oggi erano rimaste sepolte sotto strati polverosi di patriarcato, dimenticanza e ignoranza: la lingua e la parola sono strumenti indispensabili per costruire una società più rispettosa e includente.
Il 7 marzo è uscito per BUR Rizzoli Parole d’altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo (da cui la citazione): è un saggio diverso dagli altri, perché questa volta l'autrice si cimenta nella complessa ricerca delle parole scritte dalle donne ma che, facendo parte appunto del femminile, sono rimaste totalmente sommerse, come reperti archeologici mai ritrovati.
Introduzione a cura di Stefania Cavagnoli, Commisione provinciale pari opportunità.
Dialoga con l'autrice Barbara Poggio, prorettrice alle politiche di equità e diversità, Università di Trento.
Modera Francesco Filippi, storico della mentalità.
Accompagnamento musicale a cura della Consulta dellɜ Studentɜ del Conservatorio "F.A. Bonporti" di Trento e Riva del Garda, Con: Fernando Rossano (chitarra)
Evento a cura de La Piccola Libreria di Levico Terme.